Perché gettiamo via gli elementi della tavola periodica?

Anche se fino ad oggi il riciclo di molti metalli è in percentuali del tutto insoddisfacenti, nel futuro le cose dovranno cambiare.

Tutto il piombo viene quasi totalmente riciclato, anche se è un caso unico tra tutti i metalli.

Per fortuna, potremmo dire, visto che il piombo è un potente veleno, che può danneggiare il sistema nervoso (specialmente nei bambini) e causare malattie del cervello e del sangue. Secondo alcuni studiosi, la causa della pazzia che colpì molti imperatori romani fu causata proprio da questo metallo, per le tubazioni per l’acqua potabile e per l’uso di diacetato di piombo, detto zucchero di piombo, per addolcire il vino.

Piombo, un metallo riciclato all’infinito

Attualmente, quasi tutto il piombo viene impiegato nelle batterie e riciclato, da batteria a batteria, praticamente all’infinito, anche se una parte di batterie finisce per essere riciclata impropriamente, costituendo uno dei più gravi problemi di inquinamento del mondo.

Teoricamente, tutti i metalli possono essere riciclati all’infinito e potrebbero alimentare un sistema a circuito chiuso dagli indubbi vantaggi. Il processo di riciclo di un metallo è generalmente più efficiente rispetto all’estrazione e alla raffinazione partendo dal minerale. Una stima approssimata valuta una quantità di energia fino a 20 volte maggiore per estrarre un metallo anziché riciclarlo. Anche il buon senso ci induce a pensare che tutti gli enormi costi, in termini di energia, tecnologia, lavoro umano e tempo speso, per estrarre un metallo non dovrebbero essere buttati via impiegandolo una sola volta.

Ma il piombo non è l’unico elemento che viene riciclato, dal momento che anche l’alluminio, il rame, l’acciaio, lo zinco e il nichel hanno un tasso di riciclo superiore al 50%. Ma la plastica, costituita da polimeri che in linea di principio sono riciclabili, ha un tasso di riciclo di solo l’8%. Il polipropilene, per esempio, di cui sono costituite bottiglie e molti contenitori alimentari, finisce quasi totalmente nelle discariche.

Ma ricicliamo ancora poco…

Purtroppo, la maggior parte degli elementi della tavola periodica non vengono riciclati adeguatamente. È il caso del neodimio, un metallo delle cosiddette terre rare, impiegato soprattutto nei magneti permanenti, dalle auto ibride alle turbine eoliche. Delle circa 16.000 tonnellate di neodimio prodotte in un anno, soltanto 1.000 tonnellate vengono riciclate. Una situazione paradossale, visto che le forniture di questo metallo sono in crescente deficit in tutto il mondo. Inoltre, il mercato del neodimio soffre il quasi totale monopolio della Cina.

Infine, esiste la difficoltà di riciclo per i metalli che compongono le leghe. Per esempio, il cromo utilizzato in lega per gli acciai inox, quando viene riciclato perde la sua lucentezza.

Peggio ancora succede per altre leghe, dove la separazione dei metalli che la compongono è impossibile. Per esempio, la lega alluminio-manganese spesso non è adatta per essere riutilizzata. Con il passare del tempo, aumentano le leghe e le leghe speciali, con il conseguente abbassamento del tasso di riciclo degli elementi di cui sono composte.

Tuttavia, esistono pochi dubbi sul fatto che l’approccio al riciclo fino ad ora utilizzato è assolutamente insostenibile. Data la crescente scarsità delle risorse a nostra disposizione, dovremo per forza imparare a riciclare tutti gli elementi della tavola periodica. L’alternativa è soltanto quella di non poter utilizzare tutti gli elementi fino ad oggi disponibili.

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